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Stelle (M5S) nelle elezioni del 2013 ha scompaginato gli schemi della politica italiana, dominata negli ultimi venti anni dalla competizione fra centrodestra e centrosinistra. L'interesse si è concentrato quasi esclusivamente sui risultati elettorali del movimento, sui discorsi e sulle iniziative di Beppe Grillo e dei parlamentari eletti. Poca o nessuna attenzione è stata rivolta agli attivisti, cittadini che dedicano alla politica - spesso per la prima volta - tempo, risorse personali e impegno. Non è stata colta così un'altra svolta fondamentale promossa dal M5S: il ritorno alla partecipazione attiva degli iscritti a una formazione politica. Il movimento ha rappresentato un'esperienza in controtendenza perché è riuscito a coinvolgere nella vita politica molte persone, utilizzando in modo innovativo sia il web sia le relazioni e le mobilitazioni offline: si è infatti creata un'area di attivisti che dedica una parte del proprio tempo alla politica senza essere motivata da incentivi materiali, possibilità di carriera o ideologie acquisite in precedenza.
Esistono alcune analogie con la partecipazione ai movimenti sociali o ai partiti di massa del passato, ma sono molte le novità introdotte dal M5S. Per capire e spiegare questo fenomeno è stata portata a termine un'estesa indagine sul campo in sedici città, distribuite in tutte le aree del paese, dal Piemonte alla Sicilia, sono state realizzate un gran numero di interviste in profondità agli attivisti e, grazie all'osservazione partecipante, sono stati analizzati Meetup, assemblee cittadine e incontri periodici con gli eletti. Oltre a esperienze e pratiche molto diverse dalle forme dominanti della politica, sono emersi anche problemi, difficoltà e divergenze che si manifestano all'interno di un movimento nato da pochi anni.
Un movimento che tutt'ora discute e cerca di sperimentare nuove pratiche e forme organizzative a livello locale e regionale. La rete e le attività dei militanti a 5 stelle dimostrano in ogni caso come si possano mantenere stretti collegamenti fra cittadini, attivisti ed eletti nelle istituzioni politiche, cambiando i rapporti fra partecipazione, rappresentanza e democrazia.
Indice:
Roberto Biorcio, Introduzione: partecipazione, attivismo e democrazia
Giuliano Bobba, Valentina Cilluffo, Il Movimento 5 Stelle Torino tra istituzioni e territorio
(Dalla delusione alla speranza: le ragioni e le origini della militanza nel movimento; Il movimento come mezzo di contro-informazione e centro organizzativo; Tra locale e nazionale: la rete dei gruppi del movimento a Torino; Successi e contraddizioni di un movimento in continua evoluzione; Conclusioni)
Stefano Boffi, Gli attivisti del Movimento 5 Stelle a Milano
(Le motivazioni degli attivisti del M5S; Il M5S come organizzazione a livello locale; I rapporti con gli eletti e con la leadership nazionale; Il web e il cambiamento della partecipazione politica; Conclusioni)
Francesco Capuzzi, Militanti a 5 stelle: l'analisi del Meetup di Como
(Le ragioni dell'attivismo; L'analisi del Meetup locale e della rete territoriale; Pratiche di democrazia: tra e-democracy, assemblee e piazze; Il dilemma organizzativo; Conclusioni)
Luca Sabatini, Il Movimento 5 Stelle a Genova
(Uno sguardo all'interno; Uno sguardo all'esterno; Grillini e Movimentisti; Network e relazioni; Dall'entusiasmo all'istituzionalizzazione?; Conclusioni)
Calogero Laneri, Emanuele Maffi, Nicolò Melegari, Il M5S a Parma: un movimento di lotta e di governo
(La formazione del primo Meetup e le ragioni dell'attivismo; L'attività sul territorio e le relazioni con i partiti tradizionali; Il M5S al governo della città ducale; Il rapporto con Grillo; L'avvio del processo di istituzionalizzazione;)
Francesco Capria, Il Movimento 5 Stelle e il territorio: l'esperienza del gruppo di base di Firenze
(Le motivazioni sottostanti la partecipazione; Partecipare e mobilitarsi offline: le Assemblee Generali e le altre iniziative sul territorio; Il rapporto con Grillo e il Movimento 5 Stelle a livello centrale; Il rapporto con gli eletti in Parlamento; La democrazia interna; Considerazioni conclusive)
Massimiliano Andretta, Il M5S in Toscana: un movimento post-subculturale?
(La crisi della subcultura in Toscana e il voto per il M5S; Le ragioni dell'impegno degli attivisti nel contesto toscano: vecchi valori, nuovi soggetti?; I Meetup tra piattaforme, organizzazioni di movimento e sezioni di partito; Conclusioni)
Dario Quattromani, Il Movimento 5 Stelle a Roma
(La formazione del Movimento 5 Stelle romano; Essere attivisti a Roma; Il funzionamento del Meetup nella capitale d'Italia; La rete dei Meetup romani; Un movimento in cambiamento; Conclusioni)
Fabio de Nardis, Paola Medici, Gli attivisti del Movimento 5 Stelle in Puglia: i casi di Bari e Lecce a confronto
(Motivazioni, background e pratiche degli attivisti pentastellati; La militanza pentastellata come (ri-)socializzazione alla vita pubblica; Struttura e organizzazione dei gruppi di base; Valutazioni sul M5S dalle origini a oggi e percorsi di cambiamento; Conclusioni)
Marilena Macaluso, Attivisti 5 Stelle a Palermo
(Le ragioni degli attivisti: frammenti di vita e attività svolte; Il Meetup di Palermo: evoluzione, struttura e attività; La rete dei Meetup e il rapporto con i portavoce nelle istituzioni; Le trasformazioni dell'attività del M5S a livello locale e nazionale; Riflessioni conclusive)
Rossana Sampugnaro, Catania: la moltiplicazione dei Meetup come soluzione del conflitto
(La crescita del movimento a Catania e in provincia: i Meetup; La struttura del movimento e "l'amalgama che manca"; Gli attivisti, il movimento e la forma partito; L'esperienza di partecipazione: "Il M5S ti cambia"; Istituzionalizzazione e leaderizzazione; Conclusioni)
Appendice
Bibliografia di riferimento
Gli autori.
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