Il più completo e complesso libro sulla questione maschile scritto in italia. Il Libro - che si legge come un'opera sinfonica - compie un meticoloso excursus della panoramica giuridica e madiatico-culturale concernente i rapporti tra i sessi, evidenziandone la natura faziosa e di parte, fortemente antimaschile, degli ultimi anni. Le fonti prese in considerazioni sono tra le più varie e le più popolari: sentenze della magistratura, leggi, normative europee, articoli di riviste molto diffuse, libri di letteratura generale e di varie correnti femministe e così via. .
Dalla Vecchia considera il femminismo come il punto di arrivo del desiderio di un genere. Desiderio covato all’ombra della storia di un genere che solo adesso può esprimersi tirando fuori tutto il suo odio canceroso e il suo veleno verso l’altro. Una dialettica in cui il genere femminile, con l’ausilio della tecnica odierna che rende sempre più marginale l’utilità delle facoltà maschili, avanza verso l’affermazione della sua volontà di potenza che potrebbe addirittura consistere nell’eliminazione tout court del genere maschile il quale risulterebbe così una sorta di “sedotto e abbandonato” che, dopo essere stato utilizzato principalmente come protettore e produttore di ricchezza, ora potrebbe togliersi di mezzo in quanto non più necessario. Rimarrebbero solo dei “bisogni residuali” che lo terrebbero ancora “in vita” per la “gioia” del “gentil” sesso.
Tutto il femminismo, a detta dell’autore, specie quello sessantottino e post sessantottino, non sarebbe altro che la manifestazione di una lotta sotterranea, occulta, che il mondo femminile avrebbe ingaggiato per ottenere il controllo dell’altro sesso attraverso i mezzi creati dallo stesso genere maschile. Gli ultimi decenni avrebbero visto l’affermazione del femminismo “reale” il quale, se tradisce fino in fondo le promesse fatte da quello “teorico” è solo perché queste erano promesse propagandistiche, volte a ingannare le persone sulla vera natura di questo movimento che solo ultimamente starebbe mostrando il suo vero volto misandrico.
Sembrerebbe che tutta la storia venga ricondotta nell’ambito della lotta tra i sessi, un po’ sulla falsariga della marxiana lotta di classe. Ma seppure volessimo distinguere la sfera morale in maniera netta tra una “maschile” e una “femminile”, nessuno ci dice che un uomo possa scegliere la seconda o una donna la prima per propria libera e consapevole scelta e senza alcun tipo di “deformazione” interiore. Parrebbe invece che l’autore assuma l’atteggiamento di chi afferma che l’essere uomo comporti per forza di cose l’assumere per sé una moralità affine alla propria “categoria”e il non farlo indicherebbe in ogni caso sottomissione all’altro genere, fautore di una propria moralità e di un proprio ordine, oggi considerato prevalente.
Le soluzioni avanzate da Dalla Vecchia consistono nello sganciamento emotivo e nel narrato maschile. Il primo è una buona intuizione consistente nella presa d’atto, da parte degli uomini, della relativa indipendenza socio-economica delle donne e del conseguente calo di “utilità” che la presenza maschile ha nella loro vita. A questo occorrerebbe rispondere con una forma di indipendenza emotiva degli uomini verso le donne volta ad evitare che il potere “contrattuale” femminile possa lievitare fino a livelli inquietanti.
Eccellente anche l’intuizione dell’esigenza di un narrato maschile, che io auspicherei più come narrazione di individui che fanno capo a un genere, quello maschile appunto, che non di una narrazione di un genere composto da individui, come invece temo una tal cosa possa degenerare. Molto bello anche l’auspicio di una “età del gioco” in cui gli uomini, “liberati” dalla necessità emotiva di stabilire relazioni con l’altro sesso, possano utilizzare tutte le proprie energie creative e operative per se stessi.
(recensione di Giubizza)
Indice:
Alla “Grande Muraglia” 7
I - UN CONFLITTO MORALE
UN CONFLITTO MORALE
ETOSFERA
LA GRANDE NARRAZIONE FEMMINISTA
II - IL DEBITO INSOLVIBILE
LA COLPA
La condizione del colpevole
La costruzione della colpa maschile
In-Dipendenza economica
La creazione delle sentenze
La realtà inventata
Innocenza femminile
III - LE ALTRE DINAMICHE
VERGOGNA
INSENSO
Bisogni residuali
Quote di disvalore
PAURA
L’ESPERIENZA NEGATA
IL DOGMA CENTRALE
DIPENDENZA SESSUALE
LA DISTRUZIONE DEL PADRE
DESERTO SIMBOLICO
Femminilizzazione
Presagi orwelliani
IL POTERE ORIGINARIO
IV- PRESENTE E FUTURO
IL CROLLO MORALE
SENZA ALLEATI
Le armi spuntate
NUOVA ERA
Sganciamento emotivo
RINASCENZA