|
«La Via è fatta per insinuarsi tra le rocce e tra i dubbi. Sa superare le asperità come acqua di montagna che si mischia invisibile alla pioggia. Se la fissi, si allarga, per dare senso a tutte le cose. E quando pensi di esserti smarrito nella sua oscurità, si rivela la Porta delle Meraviglie. Qualcuno giura di averla percepita al lento cadere di una rugiada fatta di armonia… Comunque sia, solo così potrai far fruttare bene la tua vita. Senza ricchezze crescenti o consumi ostentati o inchini dei seri o piani strategici verso la gloria. Forse li otterrai, ma quando per te non sarà importante. La Via è solo del Viandante. Solo lui ne parli.» (attribuita a Laozi)
Laozi (o Lao Tzu nella grafia classica) è una figura mitologica della filosofia e della spiritualità cinesi. Alcuni lo collocano all’epoca di Confucio, altri nel IV secolo a.C. Ha lasciato solo questa raccolta di 81 stanze dedicate alla Via, divenuta uno dei testi classici del daoismo. Le stanze sono probabilmente il risultato di un’opera collettiva, aperta e dalle mille contaminazioni. Questa nuova traduzione ne premia il lato poetico e non solo filosofico, offrendo inoltre un originale corredo di materiali, accanto ad aggiornate ricostruzioni storiche, utili anche al non esperto.
Paolo Giammarroni, consulente di comunicazione pubblica e sociale, vive tra Roma e Sabina Reatina. Dopo aver scritto libri di saggistica, sceneggiature per la Rai, racconti, da anni affronta la lingua e la cultura cinese, in parallelo a un percorso di pratiche buddhiste. Ha curato la traduzione delle poesie del monaco vietnamita Thich Nhat Hanh, del testo buddhista Sutra del cuore (Prajnaparamita hrdaya sutra) e della narrazione zen rinzai sulle dieci icone dello yak (in giapponese Kuo-an Shih-yuan, in cinese Shi Niu T’u). Sta lavorando a un libro su storia e natura del Taijiquan.
|