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Iniziamo con un’anticipazione ghiotta: in Slow Wine 2015 troverete dieci nuove aziende a cui abbiamo attribuito il più importante dei nostri riconoscimenti, ovvero la Chiocciola. Ricordiamo che la Chiocciola è il simbolo assegnato a una cantina per il modo in cui interpreta valori (organolettici, territoriali e ambientali) in sintonia con Slow Food. I vini di una Chiocciola rispondono anche al criterio del buon rapporto tra la qualità e il prezzo, tenuto conto di quando e dove sono stati prodotti. Dobbiamo anche aggiungere che questo riconoscimento è stato anche tolto, o sospeso, a qualche altra azienda, per motivi vari: un cambiamento nella condizione o nella proprietà dell’azienda, la mancanza di vini pronti per il commercio (e quindi una scheda senza nuove recensioni), o un calo evidente della qualità dei vini presentati, al netto delle eventuali difficoltà date dalla singola annata; o, più in generale, il fatto che siano venute meno le motivazioni di cui sopra.
Buoni, anzi ottimi: per il palato e non solo. Alla sua quarta edizione, Slow Wine non si limita a selezionare le eccellenze enologiche della penisola e a valutarne le caratteristiche organolettiche. Racconta cosa c'è dentro, ma anche cosa sta dietro il bicchiere: il lavoro, gli obiettivi e la passione dei produttori, il loro rapporto con la terra, la scelta delle tecniche di coltivazione e di cantina, privilegiando quanti attuano pratiche vitivinicole ecologicamente sostenibili. Con un vantaggio in più per il lettore: lo sconto minimo del 10 per cento sugli acquisti che oltre metà dei produttori recensiti riconoscerà a chi si presenterà in cantina con questa guida.
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