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Non c'è metafora più potente della luce per raccontare la vita, se è vero che persino ''nascere'' si dice ''venire alla luce''. E Sabrina Giarratana lo sa bene. In poco più di 30 poesie, plasma la luce come fosse materia duttile, raccontandoci la luce dei capelli, la luce della nebbia o di una goccia di rugiada, o quella fatta di granelli di polvere che filtra da una porta o una finestra. E c'è anche la luce di uno sguardo complice e persino il lampo di un'idea.
Si dice che la poesia sappia parlare a tutti, qui lo fa, regalandoci fasci di luce che danno spazio a visioni interne, dove anche le ombre sono parte felice del paesaggio. Complice assoluta, Sonia Maria Luce Possentini, luminosa e potente a partire dal nome.
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