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Malerbe, erbacce, incolti, piante infestanti… i termini dispregiativi si sprecano. Eppure l’agricoltura biologica parla di «erbe accompagnatrici», sottolineandone il ruolo imprescindibile. In effetti le erbe spontanee sono belle e profumate, oltre che saporite: amaranto, equiseto, erba cipollina, menta, ortica, papavero, pratolina, tarassaco e violetta; ma anche centocchio, consolida, falsa ortica, farinello, parietaria, porcellana e rovo. Foglie, steli, boccioli e fiori da conoscere e riconoscere nei prati, sul ciglio della strada e ovunque la vegetazione spontanea l’abbia vinta sulla cementificazione. Da raccogliere, conservare e soprattutto cucinare, secondo stagione.
Tutte sono infatti protagoniste di un originale ricettario 100% vegetale, in cui l’autrice, con la complicità di un’amica fotografa a immortalare ogni volta il piatto, spazia dal salato al dolce, accosta consistenze e profumi insoliti, elabora piatti senza glutine e crudisti, spargendo generosamente informazioni botaniche, storiche e nutrizionali oltre che fitoalimurgiche.
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