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È risaputo che dieta e stile di vita hanno un impatto determinante sulla salute dell’individuo a rischio di infiammazioni, così come che gli zuccheri sono un accelerante dei processi infiammatori. Diventa quindi determinante seguire una dieta antinfiammatoria che limiti questi pericoli. L’autrice sostiene la necessità di un regime alimentare basato sull’assunzione di molta frutta, verdura e di erbe aromatiche con il contemporaneo abbandono di zuccheri, farine bianche e, in minor quantità, di latticini.
Viene invece riconosciuto un posto di rilievo a frutti di bosco, verdure, zenzero e aglio che hanno dimostrato le loro proprietà antinfiammatorie. Ma anche alle spezie, alle verdure a foglia verde e ai grassi Omega-3 come quelli presenti in oli vegetali e pesci; per non parlare poi di veri toccasana come la papaia e l’ananas. Vale la pena, quindi, di cambiare le consuetudini alimentari per ridurre il rischio di cancro, arresto cardiaco, diabete mellito, affezioni delle articolazioni, malattie autoimmuni e del sistema nervoso. In tal modo, potrete “giocare un tiro” alle tipiche “malattie del benessere” oppure, qualora foste già affetti da una patologia connessa a processi infiammatori, potrete contribuire in maniera sostanziale alla vostra guarigione.
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