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Che cos'è ciò che in noi dice «io»? Dov'è? È più grande o più piccolo del corpo che – secondo le nostre scienze – lo contiene? E in che misura esprime davvero qualcosa di sé? Il soggetto che vive in noi è stato da sempre un tema di riflessione teoretica, eppure a tutt'oggi l'io appare una questione ancora irrisolta: anche la psicologia deve riconoscere che i confini del nostro io rimangono indefiniti. Questo testo li esplora. L'autore prende le mosse dalle domande che i grandi maestri moderni hanno lasciato in sospeso e costruisce una filosofia pratica dell'io, il cui scopo è cambiare l'orizzonte della mente. Tracciando una vera e propria mappa dell'io, giunge a individuare la facoltà – propria a ciascuno – di far esistere non soltanto la propria coscienza di sé, ma anche gli «altri», il mondo e la conoscenza del divino. Tale facoltà è più grande dell'io stesso, e lì si svela il soggetto autentico del nostro vivere.
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