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Chiamata anche «Pianta del Miracolo», «Pianta dell'immortalità», «Giglio dl Deserto», l'Aloe era già nota presso gli Assiri, gli Egizi, i Maya e gli antichi Romani per i suoi molteplici effetti sia preventivi che curativi. Originaria dell'Africa meridionale e orientale, conta circa duecento varietà di cui «l'Aloe Barbadensis» (Aloe Vera) è senza dubbio la più apprezzata: l'amarissimo succo estratto dalle sue foglie, infatti, è un potente antinfiammatorio, lassativo e cicatrizzante, utile per la cura di vari disturbi. In cosmetologia, il gel idratante ricavato dalla lavorazione della pianta, è impiegato nella preparazione di creme contro l'invecchiamento cutaneo, scottature e irritazioni. Il libro analizza le reali potenzialità fitoterapiche del suo principio attivo (l'aloina), mettendo in guardia il lettore dai rischi legati all'abuso della sostanza e dalle promesse di «guarigione miracolosa» fatte da pseudoguaritori senza scrupoli.
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