Una volta, e non troppo tempo fa, circa una cinquantina d'anni, era prassi comune impartire l’insegnamento della Scienza delle Costituzioni Umane nell’ambito degli studi di Medicina. Poi questo programma fu interrotto. Eppure, in quella scienza erano racchiusi secoli di osservazioni cliniche.
Luigi Turinese, omeopata, psicologo e formatore, si propone di recuperare quel prezioso patrimonio. La parte centrale del libro, la più corposa, è dedicata al fertile incontro tra la biotipologia e la medicina omeopatica, grazie al quale si perviene a una maggiore finezza diagnostica e a una più agevole individualizzazione della terapia.
L’autore traccia una bozza d’interpretazione globale del terreno che tenga conto dei più recenti sviluppi della psico-neuro-endocrino-immunologia. Questa seconda edizione si arricchisce di un’appendice in cui viene proposta una tesi originale, secondo cui lo studio del proprio tipo potrebbe fare parte del percorso individuativo, ovvero di quella ricerca della propria “vocazione” che costituisce il compito più naturale e al tempo stesso più elevato dell’essere umano.
La tesi viene elaborata all’interno del contesto di ricerca della psicologia analitica di estrazione junghiana, della quale l’autore è esponente.
Luigi Turinese, laureato nel 1980 in Medicina e Chirurgia, ha conseguito il diploma in Omeopatia e Terapia Omeopatica presso l’Università di Bordeaux II. Dal 1985 insegna nei corsi per medici e farmacisti organizzati dal Centro Italiano di Studi e Documentazione in Omeopatia (CISDO), di cui è membro direttivo; è inoltre membro ordinario dell’Associazione Italiana di Psicologia Analitica (AIPA). È autore de Il farmacista omeopata (Tecniche Nuove, 2002) e, con Riccardo Mondo, ha curato “Caro Hillman…” (Bollati Boringhieri, 2004). Vive e lavora a Roma.