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Sulla linea delle più antiche tradizioni non dualiste, questo libro propone un'indagine profonda sulla natura di noi stessi e sulla felicità. L'autore, praticante di advaita vedanta da oltre trent'anni, con le sue riflessioni indica ampiamente i percorsi e le scoperte, che ognuno deve tuttavia compiere per sé, per giungere al riconoscimento diretto della propria vera natura, la presenza consapevole, non limitata alla nostra persona o alla nostra mente, ma per sua natura libera.
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