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Nei quattro cicli seminariali risalenti ai semestri invernali del 1936-37 e del 1940-41, Jung ne discute anche alla luce di altre esperienze oniriche e visioni (di santa Perpetua, di Girolamo Cardano, del medico Arthur John Hubbard) e della letteratura antica e recente sul sogno, da Macrobio, Artemidoro e Sinesio a Peucer, Richard, Slittgerber e Delage.
C'è il sogno della clinica in fiamme; della caverna dei briganti; della carrozza nuziale e dell'angioletto; del leone, del pane e dello specchio magico; delle oche e della locomotiva; del serpente dagli occhi che brillano; del gigante minaccioso, della pergola, del bassotto e delle acrobazie nel fienile; della bambina morta nell'acqua; del topo trasparente; del diavolo nel pozzo del giardino; dei porcellini e dei pidocchi...
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