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Ursula è una donna bella e colta, che ha da poco passato i quarant’anni. È biologa e vive da sola a Ginevra, dopo che un morbo crudele le ha portato via in breve tempo il marito. Ha ancora il padre, che è uno scrittore molto noto, e, soprattutto, ha un figlio, Rudolf, a cui deve ciò che ha ormai di più prezioso: Angelica, l’adorata nipotina. La sua vita sembra procedere ordinata e serena, quando un giorno, mentre Rudolf al Cairo sta seguendo degli scavi archeologici, Angelica scompare all’improvviso nei dintorni della piramide di Cheope. Le ricerche subito avviate risultano infruttuose e tutti a un certo punto sembrano pronti a rassegnarsi al peggio. Ursula è sconvolta e precipita in uno stato di completa prostrazione, finché una notte, grazie alle sue speciali capacità telepatiche, riesce a sapere che la bambina è viva e anzi implora di essere liberata. Comincia così il suo viaggio nella terra dei Faraoni, dove affronterà disagi, pericoli, disavventure di ogni genere, ma anche nei momenti più cupi saprà reagire con coraggio e non perderà mai la speranza.
Questo nuovo, suggestivo romanzo-saggio di Maria Luisa Giordano è un vertiginoso gioco di specchi in cui il presente s’intreccia col passato, la realtà con l’immaginazione, sullo sfondo sempre magico e affascinante dell’Egitto, dei cammellieri, del deserto, della tribù Tuareg presso cui Ursula trova rifugio e la voglia di ritornare ad amare. È nello stesso tempo una storia di avventura e di grandi sentimenti, un thriller e un percorso iniziatico, un racconto capace di tenere il lettore con il fiato sospeso e di condurlo in un mondo di profonda spiritualità. Da queste pagine vibranti, ma cariche di dolcezza e di poesia, ciascuno si sentirà spronato a ritrovare quell’essenza della vita di cui siamo perennemente alla ricerca.
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