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Ho appreso da un libro culto della mia generazione che "la manutenzione della motocicletta" era un'ottima pratica zen per attraversare il mondo e il territorio della mente; l'esperienza mi ha poi insegnato che applicandosi alla "manutenzione della meraviglia" si può viaggiare con la mente pronta e fanciullesca in lontane contrade o treni pendolari. Il disvelamento perpetuo del mondo attraverso lo sguardo attivo della meraviglia, in un fluido itinerario tra Writers’ Houses disseminate dal Baltico all’Egitto, silenziosi ritiri buddisti, convegni istituzionali europei, festival poetici caoticamente vitali a Calcutta, Sofia, Ventspils o Banská Štiavnica, soggiorni formativi a Parigi e New York, dialoghi di pace tra scrittori a Istanbul e Haifa, frenetici viaggi tra le lingue della poesia nelle antiche sale di un castello slovacco, vagabondaggi nelle pieghe del paesaggio italiano, treni di pendolari che diventano acceleratori di particelle, à la recherche di porti per inquiete îles flottantes.
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