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Questo libro si presenta come il primo tentativo nel nostro Paese di elaborazione di un percorso di cultura ecofofica. Il suo senso è quello di un abitare con saggezza ecologica che assuma un rapporto di dialogo, di amore e di rispetto per la natura, visto come progetto di vita. Il libro affronta il tema dell'ecosofia, cioè del nuovo sapere che propone uno sguardo filosofico sull'"abitare la terra", del vivere nel mondo con un atteggiamento nuovo, secondo una sensibilità diversa, in una forma rispettosa della natura e delle persone. L'ecosofia, insomma, come forma di un nuovo umanesimo planetario post-meccanicista, oltre il rozzo antropocentrismo.
Le radici di questo sapere affondano in una cultura plurale che, come recita il sottotitolo del libro, si rifà al pensiero dell'Occidente cristiano e dell'Oriente, si richiama a teologi come Buber, uomini di pace come Gandhi, scienziati come Einstein, scrittori come Coetzee. Si tratta dunque di un pensiero che unisce prospettive diverse in un insieme complesso e organico. Non si tratta tuttavia di un testo per specialisti, ma di un'opera che con rigore assume un tono divulgativo e accessibile.
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