Il secondo volume che Christopher Tolkien ha ricavato da vecchi quaderni appartenuti a suo padre è "Racconti perduti", che fa seguito a "Racconti ritrovati". Alcune di queste storie si richiamano direttamente a opere come Il Simarillion, mentre altre esistono solo come schema o appunto che Christopher ha raccolto e analizzato per ricostruirne poi la forma definitiva.
Fra le vicende riunite nel presente volume spicca 'Il racconto di Tinúvel': è l'intrecco d'amore fra la figlia del re degli Elfi, la più bella fra tutte le damigelle, e lo Gnomo Beren. Intanto il popolo dei boschi deve controbattere il dilagante potere del malvagio Melko. Nel racconto 'Turambar e Foalóke', l'eroico Uomo Úrin resiste a Melko, il quale si vendica costringendo a una sorte maligna la sposa e i figli di Úrin.
Ne 'La caduta di Gondolin', gli Gnomi vivono in una città segreta, al sicuro dalle minacce di Melko. Ne 'La Nauglafring', Úrin recupera un tesoro dal quale nasceranno splendidi gioielli, fra cui la favolosa ma nefasta Collana dei Nani che contiene il Silmaril di Beren. Il volume Racconti perduti riunisce anche altre vicende e brani di narrazione ed è arricchito dai commenti e dalle note di Christopher Tolkien. Si accresce così il valore di questa raccolta, che rappresenta una nuova pietra miliare nella narrativa Fantasy del Ventesimo secolo.