Nonostante i grandi progressi della scienza medica e le più recenti conquiste scientifiche e tecnologiche, sembra che lo stato medio della salute negli ultimi anni non sia sostanzialmente migliorato. Ciò impone un “cambiamento dei modelli”, un ampliamento della sfera della ricerca medica a tipi di terapie non convenzionali nel mondo occidentale.
Lo studio e l’applicazione della medicina tradizionale cinese – di cui tratta quest’opera – implica, tuttavia, alcune difficoltà, perché abbiamo a che fare con un sistema di pensiero che si è sviluppato in una cultura diversa ed in un’epoca storica lontana dalla nostra.
L’Autore presenta in modo vivo e facilmente accessibile gli elementi essenziali della concezione cinese dell’organismo umano. La terapie cinese viene qui esposta in maniera chiara e persuasiva, con la spiegazione dei “campi terapeutici”. L’agopuntura è intesa come l’agire su un evento energetico, i cui modelli fluenti ed oscillanti vengono descritti con l’aiuto del concetto dell’energia vitale “qi”. Vi si aggiunge una presentazione illustrata, sorprendentemente ampia e ricca, delle terapie farmacologiche cinesi. Il raffronto dell’applicazione di piante curative in Occidente fa chiaramente risaltare l’altro pensiero che sta alla base della scienza cinese del curare. Come medico che da molti anni pratica la medicina cinese, il dott. Hempen sa che non la teoria è decisiva, ma il lavoro clinico, l’esperienza con il paziente. Perciò il capitolo più complesso è dedicato agli esempi clinici, una dimostrazione di validità sia teorica che pratica.
Nella medicina cinese, il medico ideale è il saggio che riconosce l’interagire di tutte le strutture dell’universo, e che cura ogni paziente in modo individuale. La sua diagnosi non classifica il paziente secondo le categorie patologiche, ma contempla, nel modo più totale possibile, l’intera condizione fisica e psichica dell’individuo e le sue relazioni con l’ambiente naturale e sociale.