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Il libro annuncia la Clavis Magna cui rinvia con numerose citazioni e ne costituisce l’introduzione perché nella prima parte, che meglio risponde al titolo “Le Ombre delle Idee”, enuncia le trenta definizioni (intenzioni, nell’espressione dell’Autore) e i trenta concetti entro cui inquadrare le rappresentazioni mentali. Nella seconda parte, che porta il titolo di “Arte della Memoria”, sviluppa i fondamentali della lingua imaginale, la lingua per pensare che deve sostituire la lingua naturale, relegata alla sola funzione di comunicare. La sostituzione, infatti, delle parole con le immagini è una tecnica di memoria, ma con le procedure bruniane si rende possibile poi cercare e trovare nuove combinazioni di concetti, e quindi nuove verità, giudicare le nuove tesi, mettere ordine nelle proprie conoscenze e applicarle a nuove situazioni. Obiettivo dunque della razionalizzazione dei processi cognitivi è il potenziamento dell’intelligenza e non della sola memoria, che pure ne costituisce la radice.
Frettolosamente rubricata tra i manuali di mnemotecnica, quest’opera promette già nel titolo altri saperi del tutto nuovi: l’arte di Cercare, Trovare, Giudicare, Ordinare e Applicare, per non parlare delle “operazioni inusuali tramite la memoria”, anch’esse debordanti dal tema apparente.
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