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A. è un architetto quarantacinquenne tormentato e affascinato, fin dall'infanzia, da un sogno ricorrente: si ritrova a essere un bambino di otto, nove anni che viaggia su un treno dall'atmosfera démodé, i sedili in velluto rosso, i poggiatesta ricamati, le maniglie d'ottone al finestrino¿ Attorno a lui, il profumo dei boschi circostanti ma anche l'odore della fuliggine: è un treno a vapore! Sta per raggiungere una stazione dove, sotto una pensilina di ferro, l'attende una signora bella ed elegante, vestita secondo la moda del primo Novecento con un cappello a larghe falde che le nasconde il volto; la sua vista basta ad allargargli il cuore, ma è condannato a non abbracciarla mai. Ogni volta, infatti, si sveglia con un lancinante mal di testa.
A. sente che è un messaggio inviatogli dal suo io più profondo, ma come fare a comprenderlo? L'aiuto gli viene dal dottor Angelo Bona che, grazie alla tecnica dell'ipnosi regressiva, riesce a risalire alle vite precedenti del suo paziente e a interpretare il significato di quell'esperienza onirica così emotivamente intensa.
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