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In tutte le province essi possedevano idoli, teste con tre facce, con una sola o anche crani umani... Nelle loro assemblee e soprattutto nei Grandi Capitoli essi adoravano l’idolo come un Dio, come il loro Salvatore". Cos’era lo strano, evanescente "idolo" che avrebbero adorato i Cavalieri Templari e che, curiosamente, era denominato Baphomet? Nome di per sé strano ma che - almeno fino a questo primo saggio in lingua italiana - non ha fatto versare i classici "fiumi d’inchiostro" su cosa potesse intendersi con tale termine, su cosa de facto avessero visto i Templari, sulle strane ed esoteriche pratiche cui essi si sarebbero dedicati. In questo libro si accenna anche - tra "mille" altre ipotesi - alla possibilità che la testa barbuta descritta da buona parte dei Templari inquisiti fosse parte del Lenzuolo che avrebbe avvolto il Cristo: la Sindone. Ma soprattutto, insieme al lettore, gli Autori si aggireranno qua e là per l’Italia e per l’Europa per descrivere le poche tracce che potrebbero in qualche modo riferirsi ad attività templari legate al misterioso Baphomet.
Una parte del libro è dedicata ad analizzare e sperimentare in quale modo il concetto di Baphomet possa correlarsi a pratiche in grado di porre l’individuo in una sorta di stato alterato di coscienza durante il quale affrontare e colloquiare con il Guardiano della Soglia - o con il Subconscio del temerario sperimentatore? - mentre un’apposita Appendice suggerirà come tentare di riprodurre qualcosa di simile ad un (quasi) sindonico volto. Dopo il precedente I mille volti del Graal, pubblicato dalla nostra Casa Editrice, un’altra sorta di "manuale" per chi voglia continuare "sul campo" le ricerche su cui da tempo si sono incamminati i due Autori....
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