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Testimoni di Geova, Mormoni, Hare Krishna, Scientologia…Sono nomi noti ormai anche al grande pubblico che rappresentano la punta dell’iceberg della “nuova religiosità” che si articola in centinaia di movimenti diversi e coinvolge milioni di persone. Colmando una lacuna sul tema in lingua italiana, Massimo Introvigne presenta una rassegna sistematica dei nuovi movimenti religiosi.
L’autore dimostra innanzitutto come dalla “Riforma radicale” (una versione della Riforma che chiedeva una rottura più radicale con il cattolicesimo rispetto a Lutero e a Calvino) siano nati i diversi filoni delle “sette” di origine cristiana, dai gruppi utopistici come gli Amish a quelli che attendono la fine di questo mondo come gli Avventisti e i testimoni di Geova e ancora ai gruppi “metafisici”, alle religioni che promettono soprattutto la guarigione e ai movimenti raccolti intorno a nuovi profeti e nuovi messia. La seconda parte del volume – dedicata al “fascino dell’Oriente” – dopo un cenno ai gruppi nati ai margini dell’islam come i Baha'i distingue i movimenti fondati da occidentali affascinati dall’Oriente (dalla Società Teosofica – con i suoi scismi tra cui l’Antroposofia – ai moderni “guru bianchi”) e le missioni che dall’India, dal Tibet, dal Giappone sono partite verso l’Occidente negli ultimi due secoli.
Un’ampia rassegna copre i principali maestri e “guru” orientali e il fenomeno emergente delle nuove religioni giapponesi. Infine l’ultima parte del volume esamina le nuove religioni nate per invenzione in Occidente, dai culti della Rivoluzione francese fino all’attuale Scientologia.
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