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Culturalmente, quanto sta avvenendo ai giorni nostri è straordinario e richiede un sistema di riferimenti del tutto nuovo che McLuhan ci propone in una triade: spazio visivo (il modello di percezione lineare quantitativo, proprio dell’Occidente), spazio acustico (il ragionamento olistico, qualitativo, dell’Oriente) e tetrade. La stampa preserva la percezione dello spazio visivo, mentre le tecnologie più moderne sospingono verso l’orientamento più dinamico, “multicentrico”, dello spazio acustico. E questo spostamento non avverrà in modo tranquillo. Quando non vengono riconosciuti due punti di vista completamente diversi, il risultato è la violenza, una perdita d’identità. Con l’avvento del “villaggio globale”, risultato delle comunicazioni a livello planetario, queste due visioni del mondo “impatteranno una nell’altra alla velocità esplosiva della luce” e le più moderne tecnologie potrebbero produrre una forma di morte psicologica per tutta l’umanità, separandola permanentemente dall’ordine naturale, attraverso un autocoinvolgimento narcisistico.
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