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In Etere, Dio e Diavolo, Reich descrive il processo del pensiero funzionale e lo pone in antitesi con le forme di pensiero meccanicistiche e mistiche. “Dio”, come rappresentazione delle forze naturali della vita e della bioingegneria dell’uomo, e “Diavolo”, come rappresentazione della perversione di queste forze vitali, costituiscono la conclusione emergente dallo studio analitico-caratteriale della natura umana.
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