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Una nuova rivoluzione industriale è alle porte. Anzi, è già cominciata. Dopo aver sovvertito il mondo dei bit – e quindi l’industria della musica, dei video e l’editoria – la cultura digitale sta per trasformare il mondo degli atomi, degli oggetti fisici. Alla base di questa rivoluzione – una sorta di “ritorno” dal virtuale al reale – oltre alle stampanti 3D, ci sono tutti i principali trend nati in rete – dalla peer production all’open source, dal crowdsourcing al crowdfunding – che permetteranno a chiunque di finanziare e produrre un singolo oggetto a costi bassissimi. La conseguenza per il futuro: tante piccole fabbriche personali e un movimento inarrestabile di “artigiani digitali” che soppianterà la produzione di massa.
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