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Carl Gustav Jung scoprì che le fiabe e le leggende popolari non sono soltanto strampalati racconti per bambini e persone semplici, ma una preziosa fonte di informazioni sulla parte inconscia della cultura a cui appartengono; che i loro personaggi non sono individui ma "tipi", e che le situazioni in esse rappresentate non sono misteri sacri né eventi storici, ma "mitologemi", ovvero immagini che illustrano temi di natura archetipica, comuni alle esperienze di ogni individuo. Robert H. Hopcke, psicoterapeuta junghiano e fervente cattolico, si propone di leggere la "vita dei santi", proprio come se si trattasse delle vicende, dei sogni e delle fantasie dei suoi pazienti. In queste pagine rivela a tutti, credenti e laici, alcune verità fondamentali su ciò che ci caratterizza come esseri umani, su come potrebbe essere una vita pienamente realizzata nel corpo e nell'anima, su cosa sia l'esperienza del divino e come essa ci inviti a conquistare la saggezza, una forma di coscienza più profonda di chi siamo e di chi potremmo diventare.
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