La psiconeuroendocrinoimmunologia si è dedicata allo studio delle correlazioni tra comportamento e processi neurologici, endocrini e immunitari, fornendoci gli elementi per una riconsiderazione dell'approccio al malato, che ricondurrà, almeno per certi aspetti più generali, il modello medico attuale, da una crescente parcellizzazione della ricerca, ad una visione più olistica, essenziale per analizzare a fondo e per curare l'organismo umano nella sua interezza.
Si auspica che, attraverso uno studio più globale dei fini meccanismi che modulano le risposte dell'intero organismo, la psiconeuroendocrinoimmunologia possa consentire di superare la storica contrapposizione tra le "due medicine", convenzionale e non convenzionale, ispirate rispettivamente ad una impostazione prevalentemente riduzionista, l'una, sostanzialmente anti-riduzionista l'altra.
L'influenza cartesiana, come sottolinea Damasio ne L'errore di Cartesio, a lungo ha condizionato la ricerca medica, solo in tempi più recenti aperta al possibile ruolo patogenetico di emozioni, sentimenti e stress. Una visione unitaria, di ispirazione spinoziana, del binomio corpo-mente ci fornisce i presupposti per un'indagine più allargata del malato e della sua malattia, osservando da un piano prospettico attento alle variazioni del suo equilibrio psiconeuroimmunoendocrino, ai correlati psicoemozionali e socioeconomici, e ai loro influssi sui meccanismi patogenetici.
Nella seconda parte del testo analizzeremo le più recenti acquisizioni neuroimmunoendocrine, con una lettura filtrata attraverso le conoscenze dell'omotossicologia e dell'elettroagopuntura sec. Voll, nel cammino verso la comprensione dei loro possibili meccanismi d'azione.