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Con Villa Metaphora Andrea De Carlo scrive il suo romanzo più ambizioso e provocatorio, raccogliendo la sfida di raccontare il mondo di oggi con le sue virtù e i suoi difetti, i suoi vizi, le sue paure, le sue insostenibili contraddizioni.
Uno squisito resort di lusso arrampicato sulle rocce del versante disabitato dell’isola Tari nel mediterraneo meridionale e raggiungibile solo via mare, Villa Metaphora. Pochi ospiti internazionali, ricchi e famosi, in cerca di qualche giorno di tregua dalle pressioni del mondo. Da queste premesse nasce una vicenda avventurosa, drammatica, ironica, sentimentale. (...)
Ambientato in una piccola isola vulcanica ai margini estremi del Mediterraneo meridionale, Tari. Uno squisito resort di lusso arrampicato sulle rocce del versante disabitato dell’isola e raggiungibile solo via mare, Villa Metaphora. Pochi ospiti internazionali, ricchi e famosi, in cerca di qualche giorno di tregua dalle pressioni del mondo. Da queste premesse nasce una vicenda avventurosa, drammatica, ironica, sentimentale.
Di capitolo in capitolo, la storia si snoda in una successione di punti di vista: l’architetto e imprenditore milanese proprietario del resort, la sua assistente e amante tarese, un giovane marinaio nato anche lui sull’isola, un potentissimo banchiere tedesco e sua moglie, una giornalista francese in incognito, due anziani coniugi italiani dediti al gioco delle deduzioni, una star del cinema americano e suo marito, inventore di un metodo brevettato per risolvere i problemi altrui, una giovane italo-irlandese alla ricerca delle sue origini, un falegname dall’animo artistico, uno star-chef spagnolo che soffre di isolofobia, un politico italiano in cerca di sostegno da parte dei “poteri forti”. Quattordici modi di pensare, quattordici stili narrativi, ognuno ben distinto dagli altri.
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