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I testi nei quali Giordano Bruno commenta, analizza e discute gli scritti di Raimondo Lullo, celebre teologo e mistico catalano del Duecento. Testi poco frequentati – o fortemente sottovalutati – almeno fino agli anni Sessanta del secolo scorso, quando Frances Yates e Paolo Rossi, ricollegandoli agli scritti mnemotecnici, ne diedero una interpretazione in sintonia con la nuova visione del Rinascimento che andava maturando in quel periodo. E la presente edizione, arricchita da un ampio commento che le colloca nel quadro complessivo del Rinascimento ermetico e pansofico, fornisce una ulteriore dimostrazione della rilevanza di queste opere – non a caso apprezzate da Hegel –, dove Bruno sviluppa con rigore la sua ricerca di una mathesis universalis in grado di comprendere e di trasformare la realtà.
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