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Scrive Filippani Ronconi, riferendosi a Zarathustra, che "La tradizione religiosa non poteva ammettere la nascita, o la rivelazione, del Profeta, in altro luogo sulla terra che un sito sacerrimo e puro, una specie di umbilicus mundi, ove gli archetipi divini immediatamente si riflettessero nella realtà terrena". I contemporanei non possono comunque, più prosaicamente, fare a meno di notare che, forse non a caso, si tratta quasi della stessa area oggi coinvolta, dalla piana mesopotamica fino alle catene montuose dell’Afghanistan e oltre, in quella che, dal punto di vista geopolitico, si può certamente considerare come la più grave crisi politica e militare dopo la fine dell’ultimo conflitto mondiale. Ricordare l’antica, ma persistente, unità culturale e religiosa di quest’area non è più dunque solo un esercizio erudito per pochi storici e specialisti, bensì un dovere per chiunque voglia veramente comprendere sino in fondo le lontane origini, e le vere prospettive, dell’attuale confronto fra Oriente e Occidente.
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