|
"...Per riuscire a esprimere in qualche modo l'inaudita impressione provocata in me dalla Sua sinfonia, non devo parlarle da musicista a musicista ma da essere umano a essere umano. Poiché ho visto la Sua anima, nuda, completamente nuda. Giaceva dinanzi a me come un paesaggio selvaggio e misterioso con abissi e voragini terrificanti, e accanto si distendevano prati estivi, ridenti e leggiadri, oasi idilliache. Ho avuto la sensazione di assistere a un evento naturale con i suoi orrori e le sue sventure, e con il suo arcobaleno che trasfigura e placa. [...] Inoltre credo di aver sentito la Sua sinfonia. Ho sentito la lotta per le illusioni; ho avvertito il dolore dell'uomo disilluso, ho visto combattere fra loro le forze del bene e del male, ho visto un essere umano che con tormentosa inquietudine si sforza di attingere l'armonia interiore; ho sentito un uomo, un dramma, verità, assoluta verità!". (Dalla lettera di Schönberg a Mahler del 12 dicembre 1904)
|