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Quando Màra venne sconfitto" scrive Coomaraswami "Buddha rimase seduto sotto l'albero della sapienza. A poco a poco nel corso della notte l'illuminazione da lui cercata cominciò a farsi strada nel suo cuore; nella decima ora, percepì l'esatta condizione di tutti gli esseri che sono esistiti nei mondi eterni e infiniti; nella ventesima raggiunse la percezione divina, grazie alla quale tutte le cose, vicine e lontane, appaiono come se fossero accessibili. Allo spuntar del giorno egli divenne un Buddha supremo, il perfetto illuminato. Neppure centomila lingue potrebbero descrivere i prodigi che subito dopo si manifestarono."
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