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L’aspetto musicale è il più noto: fino al 1970 ha un nome,The Beatles, attraversa eventi mediatici che lasciano il segno e successi discografi ci senza precedenti, cantati e suonati ancora oggi dal mondo intero. Il secondo aspetto di cui ci parla Greene – che costituisce la parte più ampia del libro – è quello spirituale, privato, legato alla meditazione induista, alla pratica dello yoga e alla ricerca del sacro.
Queste due anime corrono parallele nella vita di George Harrison e arrivano a intrecciarsi. Nel 1965, quando viene folgorato dal sitar di Ravi Shankar, il suo mondo non sarà più lo stesso. E anche la sua musica ne risentirà profondamente. Questo mutamento ha un peso e un’infl uenza determinante nella produzione artistica con i Beatles, che giungerà poi a maturazione nel 1971, nei suoi album da solista: All Things Must Pass e The Concert for Bangla Desh. Malato di cancro, il 29 novembre 2001 prende la morte per mano nella convinzione che «è solo il corpo che cambia. L’anima è la stessa alla nascita e alla morte».
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