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Dall’antichità classica sono pervenute molte opere di varia natura: filosofiche, teologiche, astrologiche, alchemiche e di occultismo, attribuite alla figura di Ermete Trismegisto (Tre volte grande). Si tratta di un nome mitico, che racchiude in sé il dio greco Ermes e il Thoth del Pantheon egiziano, ovvero, uno dei principali esempi di sincretismo tra la cultura ellenica e la tradizione orientale. La fusione tra le concezioni filosofiche e religiose ellenistico-romane e la cultura egizia costituisce infatti la prerogativa essenziale dell’ermetismo. Negli scritti ermetici, e in particolare in quelli teologico-filosofici, come i trattati del Corpo ermetico e l’Asclepio, si trova una summa dell’intero sapere classico, che assimila stoicismo e neo-platonismo, miti gnostici ed ebraici, astrologia, alchimia, scienze occulte e altro ancora. I testi in questione, presentati per lo più sotto forma di dialoghi tra Ermete e i suoi discepoli, raggiungono in molti casi – come nel Poimandres, primo trattato del Corpo ermetico – vette di autentica poesia.
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