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Molti sono gli stereotipi che colorano le definizioni dei popoli primari. Eppure, con questa raccolta di articoli apparsi sugli Ecologist nelle varie edizioni, si dimostra come in realtà queste popolazioni siano molto più che semplici “persone da acculturare”. Ancora oltre, si mette in luce come la società occidentale si ostini a pensare di rappresentare il futuro di tutte le società e come concepisca i suoi interventi come missioni di soccorso per “aiutare queste popolazioni tribali a svilupparsi”, errando. Si impone in questo modo una riflessione sullo sviluppo tecnologico e umano e ci si interroga sul senso dell’affanno occidentale verso la crescita e la pienezza di mezzi, servizi e cose. E’ allora che si riscopre il valore della persona indigena, come contenitore che raccoglie in sè, nella pacatezza e nella semplicità della propria esistenza, i valori dell’intera umanità che l’Occidente, nella sua corsa sfrenata verso lo sviluppo, ha dimenticato.
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