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Bardo Thödol significa grande liberazione con l’ascolto ed è uno dei testi fondamentali del buddismo tibetano, ma anche una grande e seducente evocazione poetica. Un libro capace di guidare i defunti – ai quali venivano sussurrate nell’orecchio queste frasi di saggezza – nel loro viaggio nei Regni Oltremondani. Ma soprattutto un libro in grado di farci conoscere i piani più riposti del nostro spirito e del nostro pensiero, alla luce della consapevolezza che ogni cosa esiste all’interno della nostra mente e in questo habitat va compresa. La morte, in quest’ottica, non è che l’occasione di lasciare liberi i sogni, le visioni e le illuminazioni della nostra mente. Un patrimonio di materiali, esperienze e immaginazione che in queste pagine è libero di sprigionare tutto il suo fascino.
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