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Interiorizzando i simboli, leggendoli cioè con l'occhio animico-spirituale, il terzo occhio, il Massone percepisce via via la loro universalità ed arriva alla conclusione che soltanto esseri superumani possono averli creati. Grazie ai simboli il Fratello illuminato scopre l'esistenza di mondi immateriali, i suoni e le parole universali, caratterizzandosi come maestro portatore di una sapienza superiore celeste. In quanto messaggero del cielo, egli è allora chiamato a mettere la sua conoscenza e persino la vita, al servizio della debole umanità.
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