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Il malato siede sul gradino più basso della scala gerarchica del mondo della medicina. È lui il protagonista, è a lui che si rivolgono tutti gli attori del processo di guarigione: La Sanità Pubblica, le case farmaceutiche, i medici, gli scienziati, i ricercatori e le associazioni dei malati. Purtroppo sono tutti così impegnati a curarlo che si scordano di lui, del suo essere umano. Il malato diventa quindi una merce su cui lucrare. Guarneri, seduto così in basso, osserva, studia e ci informa sulle malefatte e le bugie che piovono dai gradini più alti della piramide.
La piramide che produce guarigione, ma anche tanti soldi e tanto dolore. Durante il lungo decorso della sua malattia Guarneri sognava di viaggiare e una volta guarito ecco il racconto. Viaggia nonostante tutto al Sud del Pianeta e ci narra le sue storie e quelle raccolte da altri. Si reca in India per l'ennesima e ultima volta. Si imbatte però in una statua alta 20 metri con cui aveva fissato un appuntamento 11 anni prima e si rende conto che l'India è dentro di lui e che ne è troppo innamorato per abbandonarla
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