L'autore ha deciso di osare una completa storia spirituale del cristianesimo, nonché dei suoi gradi preparatori, come si potevano trovare nell'Antico Testamento.
Negli anni 1927-1929 egli aveva cercato, con 25 dispense, di dare un contributo per una nuova comprensione dei vangeli; negli anni 1930-1933 era apparsa in 42 dispense una nuova traduzione dei libri del Nuovo Testamento, con i relativi testi di accompagnamento. In questi lavori lo aveva guidato il tentativo di avanzare sul reale fondamento storico dello straordinario evento della Salvezza attraverso lo spessore di immagini che, soprattutto nei primi tre vangeli, determina lo stile, là dove la storia non può più venire intesa come una somma di singoli fatti, ma ancora come un mistero perpetuo, come lo stile, la volontà e la manifestazione di potenze superiori.
Ora, anche con l'aiuto delle impressioni di due viaggi in Palestina, si voleva rappresentare la storia guardando le figure dei massimi eventi del destino umano, iniziando dall'Antico Testamento e proseguendo con il cristianesimo delle origini, inteso però in un senso più ampio: l'aurora di una nuova epoca sugli scenari degli ultimi secoli precristiani, la vita di Gesù, i «tre anni», abbracciando infine la successiva, quieta e spesso sotterranea corrente della prima spiritualità cristiana, fino al presente.