Che cos’è l’alchimia? Come si riconosce un documento alchemico e quali strumenti ermeneutici possiede lo storico per accertare l’oggetto della propria ricerca, all’interno di una tradizione spirituale ‘speculativa’ e ‘operativa’ tanto sfuggente e ambigua?
Tentando di colmare un vuoto storiografico inopinatamente lasciato sussistere dagli specialisti, questo studio affronta una rigorosa analisi critica del significante storico-culturale ‘alchimia’.
Nonostante la fioritura straordinaria, specie nel XX secolo, di molteplici monografie e saggi sulla storia culturale (filosofica, scientifica, religiosa, artistica) dell’alchimia, anche per impulso di numerose università e centri superiori di ricerca, sembra essere mancato finora, nella comunità degli studi, un approfondimento filologico ed ermeneutico di questo tipo.
Ne derivano una puntuale ricognizione della “storia della storiografia alchemica” degli ultimi due secoli e mezzo e alcune affascinanti incursioni in sentieri di ricerca ‘a cavallo’ fra antropologia, religiosità, storia delle idee, della scienza e della filosofia.