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L'attenzione dell'autore è rivolta alla decifrazione del ricco linguaggio simbolico induista, osservando soprattutto i piccoli ma significativi particolari, mostrando che la raffigurazione cultuale induista è scomponibile come un puzzle e poi nuovamente ricomponibile. Ciascuna divinità ha diversi nomi, a seconda dell'aspetto sotto il quale si presenta; ciascuna emanazione, manifestazione ed incarnazione ha la sua specifica denominazione. Quel che fa esattamente la divinità, quale ambito domina, sotto quale temperamento (eroico, selvaggio, adirato, ecc.) si esprime, nelle immagini sacre viene indicato con estrema chiarezza nella composizione generale come in ciascun dettaglio.
L'autore si inoltra quindi nella mitologia indiana trattando la danza celeste, le lotte degli dèi coi demoni, le loro predilezioni e le loro idiosincrasie, nonché i loro constrasti gerarchici, come ci mostrano le grandi epopee del Mahabharata e del Ramayama o la poesia mitica dei Purana. La struttura sistematica del libro, i continui rimandi all'interno del testo, l'elenco alfabetico delle divinità e l'indice analitico faciliteranno la comprensione e la ricerca
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