Un libro per approfondire l'uso del tamburo in ambito terapeutico e rituale, per facilitare stati di coscienza altri, cioè non ordinari, modificati, espansi. In quali contesti il tamburo è protagonista di riti terapeutici e di trance? Perché il tamburo, più di qualunque altro strumento musicale, riveste questo ruolo? Quali elementi culturali, sociali e psico-fisiologici accompagnano la manifestazione della transe indotta dal ritmo di un tamburo?
E in che modo nella società occidentale contemporanea è ancora possibile usare il tamburo all'interno di pratiche terapeutiche e formative, per espandere la percezione e sviluppare il proprio potenziale espressivo e comunicativo?
Questo libro esplora le possibili risposte a queste domande, a partire dalle antiche religioni della Grande Madre e di Dioniso fino alla musicoterapia e danzamovimentoterapia contemporanea, passando attraverso sciamanesimo, candomblè, sufi, gnawa, tarantismo, tammurriate campane. Il ritmo del tamburo si rivela così il ponte di connessione fra le molteplici esperienze della percezione, verso la percezione dell’Unità.