L'iniziazione di tipo regale e cavalleresca rivela una ricchezza e una coerenza simbolica tale da contraddire talvolta il senso letterale del racconto; nell'essenza però questa serie di leggende è perfettamente coerente a se stessa, offrendo un pensiero simbolico e mitico chiaro e preciso.
Il cavaliere ha qui lo scopo di percorrere un cammino di ricerca e di realizzazione spirituale che si oggettiva attraverso la sottomissione e l’unione con la Dama e la visione del Graal. L’approccio esoterico ha peraltro messo in luce alcuni aspetti del simbolismo che sta alla base della «ricerca» in maniera frammentaria e incompleta.
L’Autore ha invece voluto affrontare l’argomento in tutta la sua estensione, mostrando come la trama della leggenda costituisca, di per sé, un riepilogo del «dramma cosmogonico», o meglio una «visione del mondo» espressa nel suo sviluppo temporale. Il mito ha dunque una funzione di insegnamento e conduce l’eroe al sacrificio di sé, sacrificio che si opera in vista di una reintegrazione in uno stato di «non-dualità», affermazione fondamentale per lo svolgersi e il divenire dell’essere.