L'argomento di questo libro è quella straordinaria istituzione che è la teocrazia faraonica, un ordine di governo e sociale unico in tutta la storia occidentale. In questo sistema teocratico in cui l'insieme della vita del popolo è dominata dalle realtà spirituali, il Faraone è sia sovrano, sia sacerdote, dal momento che egli è figlio degli dèi. È il caso di domandarsi come abbia potuto realizzarsi in Egitto una siffatta unificazione di potere spirituale e potere temporale.
La fede che nel corso di quaranta secoli ha predominato in Egitto era fondata sulla "scienza sacra" comprendente nello stesso tempo il mito e i riti religiosi, la medicina e la geometria, l'astronomia e le leggi della vita quotidiana e della giustizia. Il fine che ha ispirato la stesura di questo libro è di far comprendere la realtà e l'importanza della "scienza sacra" degli antichi egizi. Non vi è mai stata distanza più grande di quella che oggi esiste tra la coscienza degli esseri contemporanei e il pensiero dei saggi dell'antico Egitto.
Tuttavia anche ai nostri giorni vi è chi - alla stregua degli antichi alchimisti - ricerca lo spirito in quanto origine della materia. Tale ricerca non è soltanto un fine, ma contiene già in sé la perfezione dell'opera, come chiaramente ci mostrano la teocrazia dei faraoni e le tangibili realizzazioni della "scienza sacra". Il testo è illustrato da circa cinquanta disegni che rendono più agevole e piacevole la lettura.