Questo libro illustra il mondo e le leggi che regolavano la vita degli aborigeni australiani in chiave poetica. I rappresentanti di questo antico popolo erano pittori, scultori, musicisti e maghi, e basavano la loro esistenza, in modo particolare, sulle leggi dell’amore, del rispetto per i simili e per il territorio.
“Il cerchio prende perché il punto dà. La materia è ricca se lo spirito è ricco, e lo spirito non accumula e conservca ma dona e condivide. È nello scambio che tutto cresce, fiorisce, si vivifica ...”. Lo scopo del saggio è quello di far comprendere che le Leggi Universali, se condivise da tutti gli esseri umani, indipendentemente dal giardino in cui vengono “piantate”, danno sempre buoni frutti.
La speranza è quella di creare nuovi spazi culturali ed ambientali per questa minoranza etnica, degna del più grande rispetto.