Questo libro è la traduzione integrale del manoscritto unico della Biblioteca di Troyes. Il leggendario conte di Saint-Germain è figura sospesa tra ciarlatanerìa e saggezza e rispetta in pieno i canoni della temperie culturale in cui vive. A lui è attribuita la Très Sainte Trinosophìe, una curiosa opera mistico-alchemica che per la prima volta si presenta in traduzione italiana.
Rene Alleau, nel saggio che precede il volume, opera una vasta ricerca storica sul conte di Saint-Germain, mettendone in luce gli aspetti mitici e quelli reali e cercando di delinearne la complessa personalità.La Très Sainte Trìnosophie è la «storia» di un viaggio iniziatico e raccoglie in sé tutti gli apporti simbolici di quell'ermetismo, cosi tipico del Settecento, legato alla cultura massonica da una parte e alla tradizione alchemica dall'altra.
Ne sorte, comunque, una lettura affascinante che può essere compiuta a vari livelli e con varie intonazioni di « gusto ». La ricchezza di simboli dell'operetta è realmente enorme e può permettere una attenta e utile serie di decrittazioni, come ancora una vera e propria irruzione del fantastico di cui si deve saper cogliere l'aspetto labirintico sotto la bella specie delle metafore del « sacro ». Non per nulla il viaggio iniziatico si conclude con le parole JE VIS, che possono essere facilmente riconducibili al tetragram-ma sacro nella «langue des oiseaux».
Seppure opera collettiva, la Très Sainte Trinosophie realizza perfettamente l'archetipo del «viaggio esoterico», trasportando il lettore in una geografia dell'anima difficilmente dimenticabile. Una postfazione di Stefano Andreani descrive brevemente alcuni riferimenti simbolici e indica alcuni possibili modi di lettura.