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Si tratta infatti di bambini che sembrano aver fatto un salto evolutivo rispetto alla generazione precedente: intuitivi, precoci, sensibili e non di rado sensitivi, possiedono un’energia interiore subito percepibile, non si adeguano agli abituali modelli di comportamento, sembrano vivere in base a leggi proprie, non fanno niente sotto costrizione e sono di conseguenza difficili da guidare. Questa autonomia nei confronti di tutto ciò che finora è stato normale e abituale finisce non di rado per manifestarsi sotto forma di disturbi di comportamento, di attenzione e di apprendimento, in iperattività, ipersensibilità e anche di allergie. Ne fanno esperienza, spesso non comprensibile apprensione e addirittura sgomento, genitori; insegnanti, terapeuti. In certi paesi, specie negli Stati Uniti, a questi bambini (che in base alla descrizione della personalità attraverso i colori sono chiamati «bambini indaco») vengono somministrati sedativi. Ciò facilita indubbiamente la vita di chi deve occuparsi di loro, ma non basta a risolvere il problema.
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