Durante un lungo soggiorno in Giappone, l'Autore è stato in contatto anche con maestri spirituali, in gran parte di orientamento "Zen". In questo libro egli espone insegnamenti tratti da tali fonti, che aprono orizzonti nuovi e strani nel campo della ricerca spirituale.
Si tratta anzitutto dell'hara, centro misterioso che viene localizzato nella parte inferiore del corpo ma che non coincide con quello che lo Yoga indù situa alla base della colonna vertebrale e concepisce come la sede del "potere del serpente" (vedi il libro di A. Avalon avente tale titolo, uscito in questa stessa collana) sebbene anche l'hara venga associato ad una forza quasi sovrasensibile che renderebbe capaci di prestazioni eccezionali.
Oltre a ciò, si tratta della scoperta del vero centro del proprio essere, dove esso è in contatto con l'"Originario", e di uno spostamento della coscienza dell'Io comune in esso. A questo spostamento, da associare ad una nuova costituzione, viene attribuito un modo diverso sia di sentirsi che di agire. Si parla di una calma distaccata, di un'azione precisa, di una forza intrepida.
In base a detta costituzione, centrata nell'hara ed escludente l'Io comune, si verrrebbe a conoscere una specie di spontaneità trascendentale; nella creazione artistica, nel tiro dell'arco, nella lotta, ecc. un'altra forza interviene, che porta da sé, quasi magicamente, al risultato e al gesto efficace, spesso andando al di là di quanto è possibile alle facoltà comuni dell'individuo chiuso nel suo Io.
Si parla poi di una impassibilità attiva, non inerte, di fronte ad ogni situazione e alla stessa morte (vengono ricordati i kamikaze, i piloti suicidi della seconda guerra mondiale, capaci di attendere con calma, continuando per settimane e perfino per mesi le comuni attività, l'ordine per il volo senza ritorno).
Viene accennato fra l'altro all'ojo, all'ideale di una morte naturale serena e cosciente. D'altra parte, il noto termine hara-kiri ha relazione con l'hara: ci si toglie la vita con un taglio del ventre che tronca la connessione con l'hara. Il libro è completato da una scelta di passi tradotti da testi di Maestri giapponesi.