La particolarità di questo libro è l’analisi del buddhismo a partire dalla conoscenza diretta dei testi antichi e dalla storia che, iniziata in epoca assai remota, si estende fino ai giorni nostri. Con il termine buddhismo si indica l’insieme di tradizioni, sistemi di pensiero, pratiche e tecniche spirituali, individuali e devozionali che hanno in comune il richiamo agli insegnamenti di Siddhartha Gautama detto il Buddha, ovvero «colui che è risvegliato», vissuto tra il 563 e il 483 a.C. oppure, secondo altri, tra il 480 e il 400 a.C.
Frutto di cinquant’anni di studi, l’opera si presenta non come un’esaltazione acritica della «fede buddhista», bensì come uno studio sistematico di una dottrina che parte dalla considerazione della non presenza di «Dio» e dalla centralità del concetto di sofferenza esistenziale, per cui, secondo l’autore, il buddhismo non è assimilabile alla religione, ma alla filosofia.