|
A dispetto delle indicazioni fornite da Dante sui quattro piani di lettura delle sue opere, si continua ad assistere a una drastica divisione fra le interpretazioni, da una parte, di filologi e storici della lingua, che prediligono soprattutto il livello letterale, e dall'altra dei dantisti esoterici che privilegiano gli altri tre livelli: allegorico, morale e anagogico. Questa dicotomia dei commenti non risparmia la Vita Nuova, al centro della mai sopita polemica sulla figura di Beatrice, personaggio storico o pura allegoria, che nuoce anche al valore dell'opera, spesso relegata al ruolo di “romanzo” giovanile e di storia d'amore finita tragicamente. Occorreva pertanto compiere una sintesi che tenesse nella stessa considerazione il grande lavoro sul testo dei critici accreditati e le interpretazioni degli esoteristi, capaci fra l'altro di chiarire i passi definiti “oscuri” dai dantisti “ufficiali”.
|