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Dalla fondamentale concezione ermetica, ripresa nel Rinascimento, secondo la quale l'uomo (microcosmo) è specchio ed immagine fedele dell'universo (macrocosmo), Paracelso enuclea una serie di nozioni che si rivelano indispensabili per formarsi una concezione appropriata del gran Tutto e della Vita che circola inesausta al suo interno, secondo una visione che taluno ha definito « panvitalistica » ma che in realtà è soltanto una semplice conseguenza dell'antica e tradizionale concezione qualitativa e magica della realtà.
Dietro le quinte del mondo visibile ve ne è un altro invisibile, intessuto di energie sottili e viventi, così come nell'uomo, oltre il suo corpo fisico, carnale, sussiste un'altra entità di natura sottile, che costituisce appunto il suo corpo astrale. E così come, con il corpo fisico, l'uomo entra in contatto con l'universo esteriore, visibile, ed agisce su di esso, parimenti, mediante il corpo astrale, gli è possibile conoscere il mondo sottile, ovvero l'anima del mondo, ed esercitare una influenza su di esso.
Il medico «rosicruciano» Franz Hartmann fa rivivere, in queste pagine, il soffio della sapienza magica di Paracelso (1493-1541), figura emblematica e straordinaria di Mago e Terapeuta rinascimentale. L'insieme della dottrina del Mago viene esposto con rara chiarezza e penetrazione, fornendo allo studioso lo strumento per addentrarsi nei particolari più « tecnici », bene al di là di ogni ripetitiva e trita generalizzazione.
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